L'ansia è, di sicuro, il motivo più frequente per cui viene richiesto un aiuto psicoterapeutico.
Essa è sempre esistita e rientra tra le emozioni umane: una sua eliminazione non sarebbe nè possibile, nè auspicabile.
In epoca moderna, tuttavia, si assiste ad un aumento dell'ansia, che può influenzare diversi aspetti della vita quotidiana di ognuno: familiare, lavorativa, scolastica, relazionale.
Il nucleo dell'ansia è costituito da una sensazione di incontrollabilità che riguarda, in particolar modo, minacce, pericoli o altri eventi potenzialmente negativi che potrebbero verificarsi in futuro.
L'ansia potrebbe, inoltre, essere definita come uno stato di impotenza, dovuta al fatto che l'individuo si percepisce come inadeguato a controllare, predire o ottenere i risultati che desidera o ad evitare i pericoli temuti.
Un'altra delle sue caratteristiche è l'ipervigilanza: per una persona ansiosa è necessario essere sempre pronti a gestire eventi potenzialmente negativi.
Se l'ansia si esprimesse a parole, parlerebbe così: "Quella cosa terribile potrebbe accadere di nuovo ed io potrei non essere in grado di gestirla, ma devo tenermi pronto per provarci!"
L'ansia può essere, quindi, definita come un'emozione rivolta al futuro, per la quale una persona si prepara o è pronta ad affrontare eventi negativi in arrivo.
L'ansia ha manifestazioni variegate e che coinvolgono diversi domini: fisiologico, cognitivo, comportamentale ed emotivo.
Tra i sintomi fisiologici, i più comuni risultano:
L'ansia si manifesta anche al livello del pensiero, con i cosiddetti sintomi cognitivi:
I comportamenti che evidenziano la presenza dell'ansia possono essere i seguenti:
Le emozioni che si accompagnano all'ansia, infine, sono:
Ci sono alcuni segnali da riconoscere, per capire quando l'ansia passa dall'essere un'emozione normale ad uno stato patologico.
Dott.ssa Stefania Fanelli
Psicologa-Psicoterapeuta a Cosenza (CS)