I disturbi alimentari rappresentano una compromissione per la salute, sia fisica che mentale. Queste condizioni comprendono difficoltà nel modo di pensare al cibo, nell’alimentazione, nella forma del corpo, nel peso e nelle abitudini alimentari, e possono influenzare negativamente la salute, le emozioni e la capacità di funzionare in aspetti importanti della propria vita.
La maggior parte dei disturbi alimentari causano una focalizzazione eccessiva sul peso, sulla forma del corpo e sul cibo: questa può condurre a comportamenti alimentari pericolosi e dannosi, ed influenzare negativamente la possibilità di assumere tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno.
I sintomi dei disturbi alimentari variano a seconda della tipologia di disturbo.
L’anoressia può costituire un serio pericolo per la sopravvivenza e annovera, tra le sue caratteristiche, una condizione di sottopeso, la paura intensa di prendere peso ed una percezione del proprio corpo non realistica (dismorfofobia).
L’anoressia potrebbe comportare un’estrema limitazione delle calorie assunte giornalmente o l’esclusione di determinate categorie di cibi o di gruppi alimentari, così come altri metodi per il controllo del peso, come un’attività fisica eccessiva o l’utilizzo di lassativi. I suoi sintomi comprendono:
La bulimia è una condizione che comporta episodi frequenti e ricorrenti di assunzione di quantità di cibo insolitamente grandi, accompagnate dalla perdita del controllo durante questi episodi e seguite da comportamenti di compensazione, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi e diuretici, digiuno, esercizio fisico eccessivo o una combinazione dei comportamenti precedenti.
Le persone affette da bulimia possono essere normopeso, sovrappeso o sottopeso.
La bulimia comporta un’eccessiva preoccupazione rispetto alla forma e all’aspetto del proprio corpo, accompagnata da senso di colpa, vergogna e l’espressione di giudizi estremamente severi sul proprio aspetto.
Il Binge – eating disorder, o disturbo da alimentazione incontrollata, è una condizione in cui la persona perde il controllo sulla propria alimentazione e presenta episodi ricorrenti in cui assume quantità eccessive di cibo.
Al contrario della bulimia, questi episodi non sono seguiti da comportamenti compensatori.
I sintomi comprendono:
Sebbene non sia stata riconosciuta ufficialmente dalla quinta ed ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM – 5), l’ortoressia comincia a rappresentare una seria preoccupazione per i professionisti della salute mentale e della nutrizione.
Il termine “ortoressia” indica un’ossessione per l’alimentazione definita “sana” o “corretta”. La consapevolezza delle caratteristiche nutrizionali dei cibi non costituisce un problema di per sé ma, nelle persone con ortoressia, questa si può tramutare in una focalizzazione eccessiva che compromette il benessere personale, la salute ed il buon funzionamento psicosociale della persona.
I segni e i sintomi dell’ortoressia possono comprendere:
(Fonti: mayoclinic.org, nimh.nih.gov, nationaleatingdisorders.org)
Dott.ssa Stefania Fanelli
Psicologa-Psicoterapeuta a Cosenza (CS)